ARRAMPICATA
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ARRAMPICATA


"Avete finalmente appreso a gioire degli ostacoli?

Possiamo confidare che ciò che sembra un intralcio moltiplichi invece le vostre
risorse?...

Amate gli ostacoli, poiché, come le pietre sul sentiero, sono appigli per la salita"

M. Morya 


ARRAMPICARE e accostarsi al mondo della MONTAGNA in genere, è un’esperienza che travalica i confini della definizione classica di sport: si identifica più propriamente in una disciplina, uno stile di pensiero in cui l’esperienza può divenire metafora e fonte di apprendimento non solo per quel che riguarda la montagna stessa. Sviluppare consapevolezza di sé, del proprio movimento, delle proprie emozioni, dei propri pensieri e organizzarli affinché possano essere utilizzati per far pronte a situazioni e prove sempre nuove e stimolanti, rappresenta un bagaglio di capacità utili nella scalata come nella vita di tutti i giorni: può essere una via per comprendere meglio la nostra natura umana.


Posso iniziare ad arrampicare da adulto?

L'arrampicata è una di quelle discipline che si può iniziare a qualsiasi età, soprattutto se come nel nostro caso, il focus che si vuoe realizzare non è la performance bensì lo sviluppo di esperienze di armonia nella relazione tra sè, il proprio corpo e i propri stati emotivi e mentali, e l'ambiente circostante.

Inoltre, dal punti di vista squisitamente fisico, l'arrampicata è uno sport che permette di lavorare in sospensione, senza gravare sulle articolazioni e in particolare nella compressione della colonna.

Qindi si, si può assolutamente iniziare a qualsiasi età!


E' uno sport indicato per bambini o adolescenti?

ASSOLUTAMENTE SI ... vediamo perchè.

Imparare ad arrampicare è un modo per credere in se stessi, sviluppare la propria autostima, incrementare la fiducia nelle proprie capacità e nei compagni di gruppo, sperimentando la collaborazione e il sostegno reciproco. Le caratteristiche di questa disciplina portano a sviluppare in modo armonico tutto il corpo e a migliorare le capacità di equilibrio e di coordinazione, nonché la capacità di attenzione e di concentrazione. La relazione che si instaura con i propri compagni tende a favorire il senso di responsabilità e l’attenzione empatica verso il prossimo. Nell’arrampicata si insegna ad avere rispetto per se stessi e per gli altri, per i propri limiti e per quelli che incontrano i propri compagni. Allo stesso tempo, si apprende divertendosi, che per raggiungere un obiettivo sono necessari impegno e forza di volontà, il che rende ogni punto raggiunto motivo di soddisfazione intrinseca. Al di là dello spirito competitivo che porta a confrontarsi sempre con qualcun altro mentre si arrampica, il confronto è prima di tutto con se stessi e con i propri progressi, giorno dopo giorno.


Perchè dovrei fare un corso di arrampicata con voi?

Un corso di arrampicata con qualcosa in più. Un approccio all’arrampicata che, in modo esperienziale, punta alla consapevolezza di sé, alla scoperta del proprio stile di movimento/pensiero, imparando a conoscere e gestire le proprie emozioni, divertendosi e imparando uno sport unico a contatto con la natura.

Luigi Conte inizia ad arrampicare nel 2013 sotto la guida di Federico Magnaguagno, grazie al quale impara ad apprezzare l’armonia e la naturalezza del movimento verticale studiato e teorizzato nel Metodo Caruso.
A Federico deve anche le sue prime esperienze in ambiente alpinistico e di falesia, oltre che un primo coinvolgimento in ambito didattico, nel 2015, come assistente istruttore di arrampicata sportiva per ragazzi dai 5 ai 17 anni.
Negli anni prosegue la sua formazione didattica e ottiene la certificazione di istruttore OPES di secondo livello. Partecipa inoltre a numerosi corsi di formazione con la Guida Alpina Paolo Caruso, grazie al quale approfondisce quelle stesse tecniche d’arrampicata che avevano avviato il suo percorso verticale. Segue attualmente in modo attivo il percorso di formazione per diventare istruttore di primo livello per la scuola lama di Paolo Caruso.
La sua voglia di scoperta e miglioramento lo porta ad arrampicare su centinaia di itinerari monotiro, sperimentando ogni tipo di qualità rocciosa su tutto il territorio nazionale, in Spagna, Portogallo e Marocco.
Si lega in cordata con l'amico Federico nelle sue più importanti salite alpinistiche, anche in stile tradizionale, sul Gran Sasso d’Italia e sulla Montagna Spaccata. Insieme ripetono la via Easy Gymnopedie (6c obbligato) sulla Guglia sarda di Cala Goloritzè, coronando una salita indimenticabile in uno dei luoghi più suggestivi ed emblematici per il mondo del verticale.
Risale in ambiente invernale e in stile Alpinistico - in progressione con ramponi e piccozze - il Monte Rosa, seguendo la via normale verso la vetta Italiana di Punta Gnifetti (4554 slm), il Monte Terminillo, il Monte Viglio e Pizzo Cefalone.
Sperimenta le tecniche del Dry Tooling nella falesia “Città di Pietra”, presso il Gran Sasso D’Italia.
Nell’estate del 2018 intraprende quella che sarà la sua più importante, significativa e intensa esperienza di trekking in solitaria. Calca infatti quello che viene considerato il più impegnativo sentiero di trekking d’alta via d’Europa, il GR20 in Corsica. Il percorso lo impegnerà per 15 giorni, 200 km e 11 mila metri di dislivello totali.
Nel 2019, a conclusione dell’anno di formazione, entra a far parte della grande famiglia del CNSAS come Operatore di Soccorso Alpino e Speleologico per la stazione di Latina.
Per completare la ricerca di una professionalità multidisciplinare, intraprende il percorso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione all’università di Roma Tre, arricchendo in questo modo l’esperienza di crescita personale e delle persone con cui ha occasione di entrare in contatto. Crede nel forte potenziale educativo e formativo dell’arrampicata come attività sportiva e nel suo valore di “sport di squadra” bastato sulla fiducia e il rispetto reciproco durante la salita. Uno sport inclusivo e che non discrimina chi lo approccia, grazie al rapporto tra essere umano e ambiente naturale che tutti accomuna.


Federico Magnaguagno inizia ad arrampicare nel 1995 con amici per provare a vincere la sua paura dell'altezza, scoprendo così una grande passione. Da subito inizia a cercare corsi e conosce così il Metodo e Paolo Caruso, guida alpina che da sempre antepone la preparazione tecnica all'allenamento puramente fisico, nella ricerca di un'esperienza gratificante di armonia con la roccia a discapito della "lotta di forza" con la parete.

Si laurea in Scienze Motorie portando proprio una tesi sperimentale in Psicologia dello Sport su Arrampicata ed Emozioni e consegue il diploma di Istruttore Societario FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana) nel 2004 e poco dopo il Primo Livello Istruttore della scuola IAMA (Accademia Internazionale Arrampicata e Montagna) di Paolo Caruso.

Realizza numerosi progetti, anche di ricerca (in collaborazione con la neruopsichiatria RMH, in particolare a Pomezia e Ciampino) con ragazzi con differenti situazioni di svantaggio sociale, in cui arrampicare diventa la metafora della capacità di superare le difficoltà. Cofondatore e Past president dell'Associazione Montagnaterapia Italiana Onlus, pubblica diversi articoli e partecipa come relatore a numerosi convegni sul tema dell'arrampicata in contesti socioeducativi.

Dal 2007 direttore tecnico del progetto Natura Umana, insegna arrampicata in modo stabile ad adulti e bambini e nel 2014 diventa responsabile del settore giovanile nella palestra di arrampicata del gruppo sportivo dei vigili del fuoco di Tuscolano 2 denominata "Fire Rock".

Continuando ad arrampicare e a formarsi in un percorso di crescita continua, ha stretto un forte legame di amicizia col suo allievo Luigi con il quale arrampica spesso sia in falesia che in montagna, contento di vederlo andare sempre più avanti in questo percorso.